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Le opportunità della formazione finanziata

Le opportunità della formazione finanziata

Negli ultimi anni siamo stati spettatori di numerosi cambiamenti a livello economico. Si è passati da un mercato relativamente stabile e circoscritto ad un altro dinamico, globale ed in continua evoluzione.

Conseguenze immediate, di tutto questo, sono l’aumento della complessità di gestione delle organizzazioni, dei processi produttivi, dell’individuazione di nuovi mercati e, soprattutto, della durevole soddisfazione dei bisogni del proprio target.

L’unico antidoto per riuscire ad affrontare e sopravvivere a questo nuovo stato di cose è rappresentato dalla capacità del management di misurarsi con la complessità che vive e dalla valorizzazione delle persone che lavorano nelle aziende, con le loro competenze e capacità.

Oggi il posto di lavoro non è riconosciuto esclusivamente come un luogo in cui ci si reca solo per produrre, ma come laboratorio di apprendimento, nel quale il lavoratore possa sviluppare una propria individualità e partecipare attivamente al processo vitale dell’azienda.

Il modo di essere, di fare, di lavorare e di comportarsi del personale definisce la cultura dell’impresa rappresentando il fertilizzante di tutti i risultati che l’organizzazione produce. Le persone diventano, dunque, il centro delle nuove strategie di sviluppo.

“La prosperità delle regioni, delle imprese e degli individui dipende dalla loro capacità di navigare nello spazio del sapere. La potenza ormai deriva dalla gestione ottimale delle conoscenze, siano esse tecniche, scientifiche o appartengano all’ambito della comunicazione o ancora abbiano a che fare con la relazione “etica” con l’altro […] il sapere è diventato la nuova infrastruttura”.

La frase di Pierre Levy ben evidenzia l’importanza strategica di tutte le attività aziendali rivolte alla gestione della conoscenza. Quest’ultima, nel corso del tempo, ha assunto un ruolo centrale nelle organizzazioni e oggi è universalmente riconosciuta come una delle principali risorse – spesso la più importante – che possono determinare il successo competitivo delle aziende.

A tale scopo, nel variegato mondo dell’aggiornamento professionale delle competenze dei lavoratori, diverse sono le possibilità per le aziende di poter beneficiare di percorsi formativi, progettati sulla base delle reali ed individuali esigenze dell’organizzazione.

Carattere di originalità, però, può essere rappresentato dall’opportunità di usufruire di risorse che finanziano interamente l’aggiornamento desiderato per i propri dipendenti.

I Fondi Paritetici Interprofessionali Nazionali per la formazione continua offrono appunto tale chance. Sono organismi di natura associativa promossi dalle organizzazioni di rappresentanza delle Parti Sociali attraverso specifici Accordi Interconfederali stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori maggiormente rappresentative sul piano nazionale.

Secondo quanto previsto dalla Legge 388 del 2000, le imprese possono scegliere di destinare la quota dello 0,30% dei contributi, comunque, versati all’INPS (il cosiddetto “contributo obbligatorio per la formazione continua” inserito nella sezione DM10 delle buste paga dei lavoratori) alla formazione dei propri dipendenti, chiedendo all’INPS di trasferire il contributo ad uno dei Fondi Paritetici Interprofessionali di propria pertinenza o preferenza. Tale contributo verrà utilizzato per finanziare le attività formative dei lavoratori delle imprese aderenti.

I Fondi Paritetici Interprofessionali finanziano piani formativi aziendali, settoriali e territoriali, che le imprese in forma singola o associata decideranno di realizzare per i propri dipendenti. Oltre a finanziare, in tutto o in parte, i piani formativi aziendali, settoriali e territoriali, con le modifiche introdotte dall’art. 48 della legge 289/02, i Fondi Interprofessionali possono finanziare anche piani formativi individuali, nonché ulteriori attività propedeutiche o comunque connesse alle iniziative formative.

Nell´ambito della loro programmazione annuale, i Fondi Paritetici Interprofessionali definiscono criteri e modalità per la raccolta, la valutazione ed il finanziamento delle proposte formative provenienti dalle imprese che aderiscono ai Fondi.

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